SafetyBicycle

Thursday, February 07, 2008

1) Celebrazione 2008 di ANTIDUMPING CHINA, Bologna, 8 FEB 2003 Una storia racchiusa in una foto e... in quattro documenti scritti.


NELLE IMMAGINI:Brian Montgomery-EBMA, Moreno Fioravanti-oggi Coliped,Pietro Boselli- SafetyBicycle ripresi al tavolo di presentazione(Cortesia della Rivista Ciclismo), la sala del Novotel di Bologna gremita di operatori. Il computer di SafetyBicycle, sul quale appaiono i tre durante gli accordi presi prima della riunione, è servito a Pietro Boselli per spiegare cosa è il DUMPING, illustrare i punti chiave della procedura di rinnovo del provvedimento europeo, la storia dei precedenti rinnovi (per i quali gli operatori italiani non si erano mai espressi nè a Roma nè a Bruxelles), l'analisi statistica Eurostat della situazione italiana ed europea, sia per le biciclette complete che per i componenti.


Da anni e molto prima del '8 febbraio 2003 ci si chiedeva perché mai i sedicenti rappresentanti dell' industria italiana della bici fossero così svogliati e disattenti di fronte alle evoluzioni dello scenario internazionale. A molti in Europa appariva veramente scandalosa la distrazione con la quale il più grande esportatore di bici e componenti in pochi anni si fosse fatto sfilare la posizione di market-leader senza un sussulto di ravvedimento. Come uno dei decani delle organizzazioni europee dell' industria ero da anni incaricato di monitorare il dumping asiatico. Una situazione imbarazzante alla quale avevo reagito non solo riportando a Milano continui e circostanziati messaggi d'allarme (travisati a bella posta come quelli di uno scomodo arruffapopoli che non sa stare al suo posto di consulente) ma anche esponendomi in prima persona nell' organizzazione di progetti europei mirati a cautelare la manifattura in Europa.(Standard Cen, Coliped Made in Europe, Liaison con UCI, ecc.)
Quando, nell'Autunno del 2002, venni invitato da alcuni operatori a promuovere assieme a loro l'apertura di un franco dibattito sulle problematiche legate al dumping (tema che già allora sapevo sarebbe stato stralciato dai compiti affidatimi dal mio cliente per 'incompatibilità ambientale') aderii con entusiasmo, come del resto avevo fatto per anni alle iniziative assunte dall' EBMA e dall' amico Brian Montgomery.
Unica condizione: quella che il mio cliente fosse preventivamente informato sull' iniziativa in modo da evitare la immediata accusa di congiura e magari spuntare un supporto finanziario ai costi di preparazione e organizzazione dell' incontro.
Senza entrare negli incresciosi dettagli di questo preliminare abboccamento tra noi organizzatori ed il mio cliente, nella sostanza venne espresso un netto rifiuto a qualsiasi supporto esprimendo la singolare giustificazione che tutto ormai sarebbe stato inutile per risollevare le sorti di un'industria 'ormai decotta'.
L'evidente successo di Bologna 2003 risultò quindi imperdonabile. Nel senso che invece di far pagare al responsabile un errore strategico di tale portata si è preferito fare carte false pur di eliminare uno di quelli che scomodamente lo avevano denunciato da tempo...

2) Celebrazione 2008 di ANTIDUMPING CHINA, Bologna, 8 FEB 2003 Una storia racchiusa in una foto e... in quattro documenti scritti.



(AVVERTENZA:CLICCARE SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRLE)

Riproduzione di una delle numerose schede restituite per fax a SafetyBicycle nei giorni seguenti alla riunione di Bologna inviate per confermare l'adesione e il supporto finanziario al costituendo Comitato Antidumping scaturito dalla riunione di Bologna.
La scheda di adesione, secondo gli accordi presi tra gli organizzatori dell'assemblea di Bologna, era stata predisposta per il finanziamento della futura campagna ANTIDUMPING CHINA, essendo stato rifiutato, come noto, il supporto dell' associazione nazionale. Il documento faceva parte di un dossier preparato da SafetyBicycle e consegnato all'ingresso ad ogni partecipante all'atto dell' iscrizione.
Il servizio di reception e accreditamento era stato predisposto da Moreno Fioravanti. Particolare curioso: alla data della manifestazione di Bologna questo promotore era notoriamente non-iscritto all' associazione. Di seguito l'organizzazione lo avrebbe accolto e, dopo breve tempo, gli avrebbe tributato importanti cariche nazionali, fino a farlo giungere, dopo qualche anno, a ricoprire la rappresentanza dei produttori europei di componenti di alcuni paesi europei; per ironia della sorte nella stessa organizzazione europea in cui, a causa del determinante voto italiano contrario, il presidente ad interim di allora, Pietro Boselli e gli altri membri europei favorevoli, erano stati costretti a rinunciare a più decise strategie anti-dumping a favore del Made in Europe !

3) Celebrazione 2008 di ANTIDUMPING CHINA, Bologna, 8 FEB 2003 Una storia racchiusa in una foto e... in quattro documenti scritti.


Nella sorpresa provocata dal successo di Bologna, quasi tutta la stampa specializzata mondiale (questa è la pagina del giornale inglese BikeBiz ma sul web circolano ancora molte altre citazioni di testate americane, cinesi e taiwanesi) riportò con grande evidenza la cronaca della giornata con tanto di nomi e cognomi dei promotori e del fatto che essi stessi avrebbero dato vita al Comitato Antidumping. Nei giorni seguenti molti giornalisti che conoscevano SafetyBicycle telefonarono per complimentarsi e per avere notizie e foto di prima mano.
La stampa italiana specializzata e anche un importante quotidiano economico allineato sulle posizioni della grande industria, i cui giornalisti amici oltre all'invito avevano ricevuto in anteprima dettagli e schede informative sul problema dumping e sull' evento Bologna, sembrò temporeggiare... forse in attesa di mettersi in sintonia con i loro referenti abituali. Purtroppo questi ultimi , che a Bologna si erano auto-relegati al ruolo di spettatori, ci misero un certo tempo per riprendersi dalla sorpresa e riorganizzarsi. In generale l'allarme contro 'il commercio ad ogni costo' con il grande paese asiatico non era ancora un tema ritenuto importante e sembrava essere solo una strana fissazione dell'allora ministro Tremonti (a cui venne tempestivamente inviata a nome del costituendo Comitato una richiesta di supporto, dopo mesi tardivamente scimmiottata da un utile idiota ): basti pensare che fino all'autunno precedente le ditte cinesi erano state accolte con tutti gli onori alle fiere italiane di settore ricevendo pericolose aperture di credito sul mercato europeo con una operazione talmente disinvolta da ricevere molte critiche in tutt' Europa. Comunque, un amico ha voluto recentemente ricordare che il suo giornale nel numero di Marzo 2003 a pagina 108 ha fatto una precisa cronaca dell' avvenimento:ne va dato atto, ma va anche ricordato che una sola testata dopo mesi riportò una nota di merito sull' effettiva rivoluzione che Bologna 2003 aveva scatenato. Non si sa come, ma dopo qualche tempo il giornale ... chiuse i battenti.

4) Celebrazione 2008 di ANTIDUMPING CHINA, Bologna, 8 FEB 2003 Una storia racchiusa in una foto e... in quattro documenti scritti.


Comunicato stampa diffuso e ripreso da tutti i giornali di settore italiani ed europei.
Particolare curioso: al posto di Pietro Boselli e di SafetyBicycle viene imposto nel Comitato Antidumping (riconoscibile come uno degli spettatori della manifestazione di Bologna) colui che negli ambienti europei mi dicono venga ancora ironicamente soprannominato "the blackboselli".

5) CELEBRAZIONE 2008 - ANTIDUMPING CHINA, Bologna, 8 FEB 2003 Una storia racchiusa in una foto e... in quattro documenti scritti.


(AVVERTENZA:CLICCARE SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRLE)

Perchè all'indomani dell'assemblea ANTI-DUMPING di Bologna si è tentato con ogni mezzo di isolare tra di loro i tre organizzatori? Fatto sta che due di essi, rispettivamente con il bastone della rimozione 'spintanea' da cariche associative e la carota di allettanti patti unilaterali, hanno disconosciuto il terzo membro: il quale, malgrado il fatto di aver contribuito lealmente alla costituzione con la sua presenza diretta, le risorse, l'autorevolezza ed esperienza professionale, da allora è stato illegalmente inibito a rappresentare gli interessi, per lo meno dei non-associati aderenti al Comitato Antidumping nato a Bologna. Come è possibile che, pur di appropriarsi dell'inaspettato successo dell' iniziativa, siano state pesantemente turbate, sotto gli occhi di tutti, alcune regole elementari di comportamento pubblico ?
Questa domanda, questa istanza di chiarimento, rivolta per fax ai singoli presidenti dell' associazione, unita ad altri specifici richiami alla tutela della 'reputation protection' per aver assunto decisioni avvallando imprudentemente accuse non vere, ha ricevuto il solo pesantissimo, ma ancora oggi del tutto insoddisfacente, epilogo che riporto sopra.
Ciò malgrado il soccorso in extremis prestato spontanemante da autorevoli testimoni decani della stessa associazione!
Nota
Dall'inizio del 2004 a Pietro Boselli viene attivamente e arbitrariamente inibita da parte della associazione ogni possibilità (documentabile) di ACCESSO (nemmeno in veste di osservatore o esperto al corrente dei fatti) a numerose attività, anche prive di attinenza diretta:

-Ai lavori di numerose istituzioni nazionali ed europee, in particolare a quei progetti che erano sotto la sua conduzione, il cui arresto ha provocato danni sia al settore che all' esercizio di una libera attività professionale.
-Al coordinamento del Comitato Antidumping nato a Bologna, con spregio per gli interessi dei non associati.
-Al Comitato CEN e ai Gruppi di lavoro Europei di normazione dei requisiti di sicurezza della bicicletta .
-Ai Comitati Europei COLIBI, COLIPED e agli specifici Steering Comittees su Norme CEN, Anti-dumping, e Liaison con UCI.

pietro.boselli@safetybicycle.com