LE FRASI CELEBRI 8 Febbraio 2009-8 Febbraio 2003
Bologna é un luogo dove i grandi cambiamenti si avvertono prima che altrove.
Nell'ambiente della manifattura di bici e componentistica Bologna viene ancora ricordata da tutti come il luogo in cui, con anni di anticipo rispetto al resto d'Europa, é avvenuta la prima significativa manifestazione spontanea per contrastare il dumping e l'out-sourcing selvaggio e risvegliare la difesa delle produzioni domestiche.
L'eco di quelle quattro intense ore dell'Otto Febbraio 2003 passate al Novotel da cento operatori (praticamente tutto il settore, associati e non associati alle organizzazioni di categoria) provocò una scintilla. La notizia, propagandosi nel resto d'Europa, innescò un processo destinato a non fermarsi più negli anni seguenti, con successi impensabili fino a quel momento: dall'approvazione di provvedimenti antidumping europei contro il commercio sleale (2005), alla notifica della Commissione che regola l'obbligo di marcatura delle bici in vendita in Europa in conformità a standard tecnici europei EN (2006).
Mentre rinviamo ai cinque post del febbraio 08 chi fosse interessato a conoscere gli avvenimenti, SafetyBicycle celebra la ricorrenza di oggi ricordando alcune FRASI CELEBRI. Sono frasi pronunciate da persone disposte a mantenere fermamente il controllo del settore anche nel prossimo futuro. Alla luce di quanto sta succedendo con la crisi di oggi e di quanto potrà succedere nel 2010, quando l'anti-dumping Cina scadrà e gli Standard EN dovranno ottenere una nuova notifica sulla Gazzetta ufficiale europea, le frasi non fanno più tanto ridere.
"Gli standard sulla sicurezza di prodotto sono dei mucchi di carta e di tempo perso. Ostentare la conformità ad uno standard non farebbe che abbassare la percezione di qualità eccelsa implicita nella nostra marca"
Novembre 1997, Vicenza, Proprietà di una nota marca di componenti Italiani.
"Approvo la proposta del delegato belga di eliminare per il futuro dai nostri ODG l'argomento DAZI e MISURE ANTIDUMPING" (ndr : alla data gli esportatori italiani di componenti sono market leader in Europa)
Autunno 2002, Bruxelles, Voto, non passato per minoranza, del neo delegato italiano all' assemblea europea dei produttori di componenti bici.
"L'industria della bicicletta in Italia é ormai decotta: pertanto i miei associati non possono finanziare iniziative velleitarie destinate fatalmente a fallire (ndr; rifiuto alla richiesta di finanziare la riunione di Bologna)"
Dicembre 2002, Milano, Un pubblicitario, decision-maker di settore.
Il numero delle frasi celebri é destinato a crescere nei prossimi giorni. Anzi, chi ricordasse affermazioni come: " La mountain bike é un fenomeno destinato a scomparire rapidamente" oppure "Sul manubrio ? Le leve del cambio stanno bene dove stanno adesso" é invitato a citarle nei commenti o a scrivermi
pietro.boselli@safetybicycle.com
Nell'ambiente della manifattura di bici e componentistica Bologna viene ancora ricordata da tutti come il luogo in cui, con anni di anticipo rispetto al resto d'Europa, é avvenuta la prima significativa manifestazione spontanea per contrastare il dumping e l'out-sourcing selvaggio e risvegliare la difesa delle produzioni domestiche.
L'eco di quelle quattro intense ore dell'Otto Febbraio 2003 passate al Novotel da cento operatori (praticamente tutto il settore, associati e non associati alle organizzazioni di categoria) provocò una scintilla. La notizia, propagandosi nel resto d'Europa, innescò un processo destinato a non fermarsi più negli anni seguenti, con successi impensabili fino a quel momento: dall'approvazione di provvedimenti antidumping europei contro il commercio sleale (2005), alla notifica della Commissione che regola l'obbligo di marcatura delle bici in vendita in Europa in conformità a standard tecnici europei EN (2006).
Mentre rinviamo ai cinque post del febbraio 08 chi fosse interessato a conoscere gli avvenimenti, SafetyBicycle celebra la ricorrenza di oggi ricordando alcune FRASI CELEBRI. Sono frasi pronunciate da persone disposte a mantenere fermamente il controllo del settore anche nel prossimo futuro. Alla luce di quanto sta succedendo con la crisi di oggi e di quanto potrà succedere nel 2010, quando l'anti-dumping Cina scadrà e gli Standard EN dovranno ottenere una nuova notifica sulla Gazzetta ufficiale europea, le frasi non fanno più tanto ridere.
"Gli standard sulla sicurezza di prodotto sono dei mucchi di carta e di tempo perso. Ostentare la conformità ad uno standard non farebbe che abbassare la percezione di qualità eccelsa implicita nella nostra marca"
Novembre 1997, Vicenza, Proprietà di una nota marca di componenti Italiani.
"Approvo la proposta del delegato belga di eliminare per il futuro dai nostri ODG l'argomento DAZI e MISURE ANTIDUMPING" (ndr : alla data gli esportatori italiani di componenti sono market leader in Europa)
Autunno 2002, Bruxelles, Voto, non passato per minoranza, del neo delegato italiano all' assemblea europea dei produttori di componenti bici.
"L'industria della bicicletta in Italia é ormai decotta: pertanto i miei associati non possono finanziare iniziative velleitarie destinate fatalmente a fallire (ndr; rifiuto alla richiesta di finanziare la riunione di Bologna)"
Dicembre 2002, Milano, Un pubblicitario, decision-maker di settore.
Il numero delle frasi celebri é destinato a crescere nei prossimi giorni. Anzi, chi ricordasse affermazioni come: " La mountain bike é un fenomeno destinato a scomparire rapidamente" oppure "Sul manubrio ? Le leve del cambio stanno bene dove stanno adesso" é invitato a citarle nei commenti o a scrivermi
pietro.boselli@safetybicycle.com
1 Comments:
This is a greatt post
By Steph Jones, at 5:55 AM
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